Giuseppe Borsellino nasce a Lucca Sicula il 15 febbraio 1938 da una famiglia di origine riberesi, poi trasferitasi stabilmente Lucca Sicula.
Comincia a lavorare molto presto per far fronte alle necessità economiche che poteva avere una normale famiglia di quel periodo. Si sposa a 18 anni con Calogera Pagano, sua coetanea. Dal loro matrimonio nasceranno tre figli, Antonella, Paolo e Pasquale. Dopo vari lavori andati più o meno bene, si dedica alla sua ultima professione: diventa un piccolo imprenditore-operaio che gestisce una piccola impresa di calcestruzzo assieme al figlio Paolo. Il passo è fatale: il mercato imprenditoriale della zona deve essere sotto controllo mafioso, e un’impresa libera rappresenta un rischio e allo stesso tempo una risorsa da acquisire a qualunque costo. Viene ucciso il 17 dicembre 1992 dopo aver rivelato alla magistratura nome e cognome dei mandanti e degli uccisori del figlio Paolo. Ricostruisce anche agli inquirenti gli intrecci tra mafia, affari e politica dell’hinterland lucchese di quel periodo.
Eroe per caso e senza l'intenzione, si affida alla giustizia e rinuncia alle vendette frequenti negli anni '90. Una giustizia però non ancora matura per proteggere un uomo che per assicurare alla giustizia gli assassini del figlio si consegna nelle loro mani; una morte annunciata che nessuno ha saputo fermare.
Nessun commento:
Posta un commento