sabato 29 marzo 2008

"Ho sceso dandoti il braccio"

“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.

Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.

Il mio dura tuttora, né più mi occorrono

le coincidenze, le prenotazioni,

le trappole, gli scorni di chi crede

che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio

non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.

Con te le ho scese perché sapevo che di noi due

le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,

erano le tue. ”

(Eugenio Montale)

1 commento:

Anonimo ha detto...

...a volte scendere le scale o salirle distrae dal fatto che questi sono gesti, mezzi per giungere ad altro.
...avere la capacità di veder dietro il gesto e capire lo stato d'animo di chi ci stà di fianco non é da tutti.
...Ma ancor di meno sono quei pochi che si rendono conto che a volte la distrazione nel gesto seppur banale fa sì che non ci si debba accorgere della profondità di piccole cose, di quanto ogni volta sia importante un paricolare... e questa distrazione ci pemette di non rimpiangere le migliaia di gesti insignificanti che riempono d'importanza una Vita.